Ogni datore di lavoro è tenuto alla corretta manutenzione del proprio impianto elettrico. L’uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale è regolamentato dal D.Lgs. 81/2008 (Capo III, Titolo III, Art. 80-87), in cui si prevede che il datore di lavoro:

  • salvaguardi la sicurezza dei lavoratori da tutti i rischi

    prendendo tutte le misure necessarie affinché i materiali, le apparecchiature e gli impianti messi a disposizione dei lavoratori siano progettati, costruiti, installati, utilizzati e mantenuti correttamente;

  • adotti corrette misure di sicurezza e manutenzione

    a seguito della valutazione del rischio elettrico , predisponendo le misure tecniche ed organizzative necessarie per garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza raggiunto;

  • aggiorni gli impianti alle ultime normative vigenti

    tenendo conto delle disposizioni legislative, delle indicazioni contenute nei manuali d'uso e manutenzione delle apparecchiature ricadenti nelle direttive specifiche di prodotto e di quelle indicate nelle pertinenti norme tecniche.

Responsabilità (in caso di danni)

In caso di danni, a persone o cose, riconducibili ad una manutenzione inadeguata o carente, in nessun caso potrà essere chiamata in causa il produttore.

"L'utente è tenuto ad eseguire la manutenzione specifica nel rispetto delle indicazioni fornite dal costruttore"
Norma EN 61439-1 (CEI I7-113)
(per quadri elettrici di bassa tensione)

Obblighi di legge a carico del datore di lavoro

DM 37/08
Art. 8 C2
DPR 462/01
Codice Civile
Art. 2087

L’obbligo della manutenzione è sancito anche da una serie di disposizioni legislative e regolamenti specifici concernenti attività ed edifici particolari, ad esempio per le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco (DPR luglio 1982 n.577).

Verifiche manutentive

Gli impianti elettrici devono essere sempre ispezionati prima della loro messa in servizio quando sono (Norma CEI 64-8) nuovi, modificati/ampliati o presentano documenti mancanti. Sono previsti tre gradi di controllo per l’impianto:

  1. a vista: si identifica ad occhio nudo lo stato dell’impianto (come involucri o apparecchiature eventualmente danneggiate) e la mancanza di adeguate protezioni delle apparecchiature elettriche;
  2. strumentale: si registra la funzionalità dei dispositivi di sgancio per correnti verso Terra (protezioni differenziali) nei tempi e nei modi stabiliti dal costruttore, i valori della Resistenza di Terra (o della Zg – Impedenza globale di Terra);
  3. documentale: si verifica se l’impianto progettato corrisponde a quanto realizzato in modo da aggiornare le varianti su schemi e planimetrie. 

Ispezione periodica

Una costante verifica periodica dell'impianto elettrico permette di rilevare prontamente potenziali difetti e rischi per la sicurezza del lavoratore.
Il nostro Studio vanta un'esperienza pluridecennale nell'analizzare e risolvere ogni tipologia di rischio.